I LED blu hanno solo vent’anni, ma hanno già contribuito in modo significativo a cambiare il mondo… in meglio. ll premio Nobel per la fisica è stato assegnato ai giapponesi Isamu Akasaki e Hiroshi Amano e allo statunitense Shuji Nakamura per la loro realizzazione del primo LED a luce blu, una nuova fonte di energia efficiente e rispettosa dell’ambiente. L’accademia reale svedese delle Scienze ha spiegato che l’invenzione ha solo venti anni, “ma ha già contribuito a creare la luce bianca in un modo del tutto nuovo a vantaggio di tutti noi”.
Spetta a Nakamura la prima realizzazione con metodi produttivi che potevano portare a dispositivi commercialmente accettabili di LED a elevata luminosità in grado di emettere luce blu. Nakamura dopo la laurea conseguita presso l’Università di Tokushima avviò la sua attività di ricercatore presso i laboratori di Nichia Corporation impegnandosi nello sviluppo del LED su tecnologia GaN. Ma Nichia poi decise di sospese gli investimenti nel GaN e Nakamura decise di continuare le sue ricerche in modo indipendente per arrivare al successo nel 1993 con il primo LED .
Isamu Akasaki e il suo gruppo già nel 1985 riuscirono ad accrescere epitassialmente giunzioni GaN su substrato di zaffiro con un processo a bassa temperatura aprendo la strada alle evoluzioni successive della tecnologia.