Nirotech leone

Nel cuore del Science Park di Hong Kong, con oltre 2.200 aziende tecnologiche su un’area di 330mila mq, opera NiRoTech, azienda fondata nel 2013 da due soci (uno italiano e uno di Hong Kong) con un obiettivo chiaro: offrire servizi di assemblaggio e produzione elettronica e meccatronica altamente flessibili e su misura, capaci di adattarsi alle esigenze di clienti internazionali e settori applicativi diversi.

In un contesto come quello di Hong Kong – ponte tra Oriente e Occidente, territorio a regime di porto franco, con una tradizione votata all’innovazione e supportata da enti pubblici come l’Hong Kong Productivity Council – NiRoTech rappresenta una realtà unica. 

“Siamo tra i pochissimi operatori locali in grado di offrire un pacchetto completo di servizi, dalla prototipazione al mass production, con una logistica integrata e stabilimenti produttivi non solo in Hong Kong ma anche in Vietnam e in Cina”, racconta Roberto Leone, co-fondatore della società.

L’ingresso in Assodel rappresenta un traguardo importante. “Sono convinto che collaborare possa portare lontano, specialmente in un contesto complesso come quello attuale”, spiega Leone.

Una filiera completa, dalla progettazione all’assemblaggio

NiRoTech nasce come terzista specializzato nell’elettronica, ma il suo valore aggiunto è nella gestione completa del prodotto meccatronico: l’azienda assembla non solo schede elettroniche, ma anche componenti meccaniche, per arrivare a un prodotto finito pronto per la distribuzione.

Il percorso parte dai primi studi di progetto, passa per la prototipazione rapida e arriva fino alla produzione su larga scala grazie a impianti distribuiti in Cina e Vietnam, che operano in partnership con NiRoTech sotto un coordinamento centralizzato a Hong Kong, dove si trovano logistica, supply chain e controllo materiali.

Grazie a una flessibilità produttiva importante, l’azienda riesce a rispondere a esigenze di produzione di ogni tipo, dai piccoli lotti da 1000 pezzi fino a milioni di pezzi garantendo una velocità e una reattività che la rendono unica sul mercato.

Mercati applicativi e nuove prospettive

Partita dal settore della videocitofonia – che rappresenta ancora oggi un’importante quota del business, soprattutto per quanto riguarda le unità esterne – Nirotech si è progressivamente aperta a nuovi settori. “Oggi ci muoviamo tra domotica, irrigazione intelligente, industriale e consumer. La videocitofonia resta un campo complesso, ma ci ha permesso di costruire un know-how solido in analisi di processo e collaudi”, spiega Leone.

Negli ultimi anni, l’azienda ha avviato una strategia di promozione globale per rafforzare la propria presenza in Europa e Italia, con una particolare attenzione ai clienti che cercano un partner alternativo alla Cina, ma che allo stesso tempo desiderano beneficiare della sua vicinanza produttiva.

Il progetto “Il Gufo”: smart manufacturing firmato Nirotech

Una delle esperienze più significative che racconta la capacità innovativa di NiRoTech è quella del progetto “The Owl” (Il Gufo), il primo smart factory system progettato da un’azienda italiana con produzione a Hong Kong.

Il progetto è nato nel periodo pre-pandemico in collaborazione con il Hong Kong Productivity Council, ente semi governativo con oltre 200 ingegneri al servizio delle imprese locali. L’obiettivo era ambizioso: automatizzare una linea di prodotti ad alto valore aggiunto. Dopo un intenso percorso di studi e test, Nirotech ha investito in robotica semi-intelligente per creare una struttura in grado di gestire sia produzioni di massa che piccoli lotti con specifiche molto elevate.

“La spinta all’innovazione qui è reale”, racconta Leone. “Se investi, le istituzioni ti supportano. Noi abbiamo avuto accesso a tecnologie, competenze e incentivi che ci hanno permesso di sviluppare una fabbrica intelligente in grado di rispondere alle esigenze della nuova industria 4.0”.

Supply chain e flessibilità: le chiavi per rispondere al mercato

La forza di NiRoTech risiede nella sua capacità di combinare controllo della filiera e flessibilità produttiva. “Il 65-70% del costo di un prodotto deriva dai materiali. Noi partiamo dall’analisi della BOM insieme al cliente per trovare alternative, ottimizzare il sourcing (soprattutto in Cina, dove siamo presenti da anni) e ridurre i costi, senza compromettere la qualità”.

La produzione può essere adattata: impianti robotizzati per grandi numeri, linee flessibili per lotti da poche centinaia di pezzi, anche in Cina o Vietnam, se necessario. 

“Ci piace definirci tailor made della supply chain. Lavoriamo fianco a fianco con il cliente, spesso anche invitandolo in visita per comprendere insieme esigenze e opportunità”.

Oggi, l’azienda conta 48 persone: 25 a Hong Kong e il resto distribuito nelle sedi produttive di Vietnam e Cina, con personale tecnico specializzato in controllo qualità e di processo. Un modello che garantisce vicinanza operativa e presenza globale, con un fatturato annuo di circa 25 milioni di dollari.

Guardare al futuro: più collaborazione, più sistema

Oggi, Roberto Leone guarda con interesse anche all’ecosistema italiano: “Mi piacerebbe che si facesse più sistema tra aziende italiane, anche all’estero. Siamo spesso chiusi per cultura o storia, ma credo sia arrivato il momento di essere più connessi. Collaborare può portare lontano”.

Con le sue radici italiane e un cuore operativo in uno dei centri nevralgici dell’innovazione asiatica, NiRoTech è pronta a giocare un ruolo da protagonista nell’elettronica del futuro.

Redazione Assodel

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