Le perdite accumulate nella gestione del business del nucleare negli Stati Uniti sta forzando Toshiba a vendere la divisione NAND Flash, secondo produttore mondiale di queste memorie.
Toshiba (in combinazione con il partner produttivo Western Digital) è il secondo produttore di memorie Flash NAND dopo Samsung e detiene all’incirca il 20% del mercato mondiale (vedi grafico).
La Corporation per diversi problemi finanziari legati alla gestione del business nel nucleare, soprattutto in USA, ha accumulato pesanti perdite e i soci hanno accettato di proporre la vendita della sua divisione ‘memorie’ con una stima di poter ricavare 18 miliardi di dollari.
Ci sono state diverse offerte che, negli ultimi tempi si sono ridotte a quattro: Broadcom, Hon Hai Precision Co. (meglio nota come Foxconn), Hynix e Western Digital con offerte che spaziano da 18 a 28 miliardi di dollari.
Ultimamente anche il governo giapponese è entrato nella discussione con l’intento di salvaguardare il know-how tecnologico ed evitare che possa passare nelle mani di società con forti connessioni con la Cina (leggi Foxconn).
La cosa si è ulteriormente complicata quando un paio di settimane fa Western Digital, che ha acquisito SanDIsk ha comunicato a Toshiba che la vendita della divisione delle memorie contravviene i termini dell’accordo di joint-venture tra SanDisk e Toshiba nella produzione.
Indiscrezioni recenti indicano che sia Apple che Google potrebbero essere interessate a partecipare all’acquisizione di Toshiba per i forti interessi in questa tecnologia di memoria che sta attraversando momenti di particolare tensione.
Ci vorrà forse un poco di tempo perché il problema della vendita della divisione Flash di Toshiba trovi una soluzione.