Il MISE ha rilasciato i nuovi dati aggiornarti al 30 settembre 2017 sulle startup innovative in Italia.
Al 30 settembre 2017 il numero di startup in Italia iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese era pari a 7.854, in aumento di 460 unità rispetto alla fine di giugno (+6,2%).
Queste realtà rappresentano lo 0,48% delle oltre 1,6 milioni di società di capitali attive in Italia (a fine giugno l’incidenza del fenomeno era pari allo 0,46%).
I dati raccolti nel terzo semestre 2017 mostrano un capitale sociale medio pari a 48.428 euro a impresa.
Distribuzione delle startup per settori di attività
Per quanto riguarda la distribuzione per settori di attività il 70,6% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese (in particolare: produzione software e consulenza informatica, 31%; attività di R&S, 13,7%; attività dei servizi d’informazione, 9,1%), il 19,4% opera nei settori dell’industria in senso stretto (fabbricazione di macchinari, 3,6%; fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici, 3,3%; fabbricazione di apparecchiature elettriche, 1,9%), mentre il 4% opera nel commercio.
Composizione delle compagini sociali
Guardando alla composizione delle compagini sociali le startup innovative con una prevalenza femminile sono 1.054, il 13,4% del totale, contro un’incidenza del 17,1% se si prende in esame l’universo delle società di capitali, mentre le startup innovative in cui almeno una donna è presente nella compagine sociale sono 3.357 (42,7% del totale, quota inferiore a quella fatta registrare dal complesso delle società di capitali, 49,4%).
Le startup innovative a prevalenza giovanile (under 35) sono 1.696, il 21,6% del totale, una quota più di tre volte superiore rispetto a quella rilevata tra le altre società di capitali (6,9%).
Le startup innovative in cui almeno un giovane è presente nella compagine sociale sono 2.784 (35,4% del totale, contro un’incidenza del 13% se si considera la totalità delle società di capitali italiane).
Le startup innovative con una compagine sociale a prevalenza straniera sono 230, il 2,9% del totale, una quota inferiore a quella osservata nel complesso delle società di capitali pari al 4,6%.
Le startup innovative in cui è presente almeno un cittadino non italiano sono 1.011, il 12,9% del totale; tale quota è superiore a quella del complesso delle società di capitali (10,8%).
Distribuzione geografica
Analizzando la distribuzione geografica del fenomeno la Lombardia rimane la regione in cui è localizzato il maggior numero di startup innovative: 1.793, pari al 22,8% del totale nazionale.
Seguono l’Emilia Romagna con 849 (10,8%), il Lazio con 778 (9,9%), il Veneto con 681 (8,7%) e la Campania, prima regione del Mezzogiorno con 592 (7,5%).
In coda alla classifica figurano la Basilicata con 64, il Molise con 30 e la Valle d’Aosta con 16 startup innovative.
La regione con la più elevata incidenza di startup innovative in rapporto al totale delle società di capitali è il Trentino-Alto Adige (1,11%).
Seguono le Marche con 0,88%, Friuli Venezia-Giulia ed Emilia-Romagna appaiate con 0,75%, e la Valle d’Aosta con 0,74%. Chiudono Toscana, con 0,33%, e il Lazio, con 0,28%.
Milano è la provincia in cui è insediato il numero più elevato di startup innovative: a fine giugno 2017 tale numero si assesta a 1.242 (15,8% del totale nazionale). Seguono Roma con 675 (8,6%), Torino con 299 (3,8%), e Napoli con 283 (3,6%).
Tutte le altre province che figurano tra le prime dieci, nell’ordine Bologna, Padova, Modena, Bari, Trento e Firenze, superano abbandonatamente le 100 unità.
Se si considera il numero di startup innovative in rapporto al numero di società di capitali attive nella provincia, Trieste si mantiene al primo posto con 144 startup ogni 10mila società di capitali.
Trento segue con 140, Ascoli Piceno con 133, Ancona con 113, Rimini con 105.
L’occupazione nelle startup
Sotto il profilo occupazionale a fine giugno 2017 risultano presenti 3.137 startup innovative con almeno un dipendente, pari al 39,9% del totale: un dato in crescita rispetto a quella registrata a fine marzo (35,2%).
Sulla scorta dell’aumento del numero complessivo delle startup con almeno un addetto, a fine giugno 2017 cresce anche il totale addetti, pari a 10.262: un incremento di 897 unità rispetto a marzo 2017, per una crescita percentuale del 9,6%.
Il numero medio degli addetti per startup innovativa, invece, risulta in leggera flessione, da 3,6 a 3,27.
A fine settembre 2017 sono 31.400 i soci delle 7.669 startup innovative che presentano almeno un socio (+1.749 rispetto ai 29.651 rilevati a fine giugno presso 7.228 startup innovative).
È ipotizzabile che i soci siano coinvolti direttamente nell’attività d’impresa.
In media ogni startup innovativa presenta 4,09 soci. Si tratta di dati superiori a quelli del complesso delle società di capitali (media: 2,54).
Al 30 giugno 2017, il numero complessivo di soci e addetti coinvolti nelle startup innovative italiane era pari a 39.913 unità.
Alla stessa data di un anno prima essi erano 32.087, per un incremento del 24,4%: tale rafforzamento appare più significativo se si considera che, in media, le startup iscritte un anno fa erano mediamente più “consolidate” (ossia risultavano costituite da più tempo) rispetto alle attuali, anche alla luce della fuoriuscita, dopo il 18 dicembre 2016, di circa 800 startup innovative soggette al regime transitorio di cui all’art. 25, comma 3 del d.l. 179/20123.