rapporto ingenium 2024 macchine act

Il Rapporto Ingenium 2024, pubblicato da Confindustria con il supporto di Federmacchine, fornisce un’analisi approfondita sulle prospettive del comparto dei macchinari ad alta intensità di Automazione, Creatività e Tecnologia (ACT), un settore strategico per l’industria italiana e l’economia globale. Questo segmento, che integra innovazione tecnologica e manifattura avanzata, rappresenta uno dei principali motori di crescita e competitività per il Paese.

Secondo il Rapporto, l’export italiano di macchinari ad alta intensità di Automazione, Creatività e Tecnologia vale 32,1 miliardi di eurocon un potenziale di crescita stimato in 8 miliardi. Il comparto registra un tasso di crescita annua composto (CAGR) del 4,5% dal 2020 ed esporta circa il 70% della produzione, con i principali mercati di destinazione rappresentati da Europa, Stati Uniti e Asia.

L’Italia si colloca al quinto posto al mondo per produzione di macchinari industriali ad alta tecnologia. Il settore ACT rappresenta il 15% del valore aggiunto manifatturiero italiano, trainando l’innovazione nei comparti dell’automazione, della robotica e della digitalizzazione industriale.

Il settore si connota per aspetti fortemente innovativi e proiettati al futuro:
Automazione: Il settore sta integrando soluzioni sempre più avanzate basate su intelligenza artificiale, IoT (Internet of Things) e big data per ottimizzare i processi produttivi.
Creatività: L’Italia si distingue per la capacità di progettare macchinari customizzati, combinando innovazione tecnologica e design su misura per rispondere alle esigenze di mercati specifici.
Tecnologia: Il rapporto evidenzia una crescita significativa negli investimenti in macchinari smart, con oltre 10 miliardi di euro destinati nel 2023 a R&D per soluzioni Industry 4.0.

Prospettive e Sfide future

Il comparto dei macchinari ad alta intensità di Automazione, Creatività e Tecnologia (ACT) guarda al futuro con ottimismo, grazie a una domanda in crescita alimentata dalla transizione verso la sostenibilità e dalla digitalizzazione industriale. Si stima che il settore possa raggiungere un valore di mercato di 60 miliardi di euro entro il 2027, con un significativo incremento delle esportazioni verso mercati emergenti. Tuttavia, il percorso di crescita è molto complesso.

Servono investimenti e un supporto strutturale alle esportazioni e al sistema produttivo. Un aspetto ancora più evidente in un contesto geopolitico internazionale così complesso come quello attuale. 

Anche la digitalizzazione assume un ruolo cruciale: rafforzarla è essenziale anche per integrare l’IA nelle industrie esistenti. Con solo il 5% degli investimenti rispetto a quelli americani, l’Europa è infatti in ritardo e l’Italia fatica soprattutto tra le PMI dove solo il 18% ha avviato progetti di IA contro il 61% delle grandi imprese.

Un’ulteriore sfida riguarda la carenza di competenze tecniche: quasi la metà delle aziende del settore segnala difficoltà nel reperire personale qualificato, in particolare esperti in programmazione, robotica e intelligenza artificiale. Inoltre, la dipendenza dalle catene di fornitura globali rappresenta un ulteriore rischio, soprattutto per la produzione di componenti critici come semiconduttori e materiali avanzati.


Le priorità strategiche

Il comparto ACT non è solo una fonte di crescita economica, ma anche un’opportunità per ridisegnare il panorama industriale italiano. Investire in automazione, creatività e tecnologia significa costruire un’industria capace di competere su scala globale, affrontando le sfide della sostenibilità e della digitalizzazione. Confindustria sottolinea come il supporto a questo settore possa avere un impatto positivo su tutto il sistema economico, rendendo l’Italia un punto di riferimento per l’innovazione tecnologica e la manifattura avanzata.

Redazione Assodel

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