Oggi in Italia vivono più di 100.000 persone non udenti, con le quali chi non padroneggia la LIS (Lingua dei Segni Italiana) difficilmente riesce a comunicare. Una soluzione per ovviare questo problema potrà essere il guanto Talking Hands, un dispositivo indossabile in grado di tradurre la LIS in voce. Talking Hands registra i movimenti delle mani che riproducono il linguaggio dei segni, li traduce in tempo reale e li trasferisce ad uno smartphone, che pronuncia la frase tramite un sintetizzatore vocale.
LiMiX, giovane realtà tutta italiana, protagonista nell’area start-up di Illuminotronica, a Padova dal 6 all’8 ottobre, è certa che questo prodotto determinerà un significativo miglioramento nella qualità della vita delle persone non udenti, talvolta non pienamente integrate in alcuni ambiti sociali. Un impegno e un progetto che hanno trovato riscontro anche a Roma, in occasione della Maker Faire 2016, luogo per eccellenza di innovazione.
Il riconoscimento alla Maker Faire
Dopo il successo di Padova, LiMiX è approdata alla celebre fiera dedicata ai maker, e si è aggiudicata il R.O.M.E. (Rome Outstanding Maker of Europe) Prize del valore di 100 mila euro assegnato al miglior progetto tra le dieci start-up finaliste.
“Incredibile! Una vittoria di questa importanza non l’avremmo mai immaginata. Ringraziamo di cuore tutti coloro che ci hanno sempre supportato e tutti gli organizzatori della Maker Faire. Ora il nostro obiettivo è realizzare un prodotto da poter distribuire sul mercato. Il premio ha cambiato del tutto le prospettive del progetto “Talking Hands”. Ci stiamo già organizzando per sfruttare al meglio le moltissime possibilità per realizzare al più presto il prodotto finale che andrà ad aiutare moltissime persone!” commentano i fondatori di LiMiX.