Stando ai dati congiunturali pubblicati dal Centro Studi Confindustria a metà Novembre, l’economia italiana a fine 2024 mostra segnali contrastanti, in linea con quanto già visto insieme agli analisti di Banca Aletti durante l’ultimo incontro di mercato Assodel del 7/11.
In sintesi, questa è la fotografia attuale:
- PIL stabile nel 3° trimestre: La crescita dei servizi ha compensato il calo dell’industria, mantenendo il Prodotto Interno Lordo invariato.
- Prospettive di lieve ripresa nel 4° trimestre: Si prevede una modesta ripresa economica, trainata dal settore terziario (servizi) e favorita dai recenti tagli dei tassi d’interesse.
- Riduzione dei tassi d’interesse: La Federal Reserve ha effettuato due riduzioni dei tassi nel 2024, portandoli al 4,75%, mentre la Banca Centrale Europea ha operato tre tagli, fissando il tasso al 3,25%.
- Inflazione nell’Eurozona al 2,0%: A ottobre, l’inflazione ha raggiunto il 2,0%, con l’energia in calo del 4,6% su base annua e gli alimentari in aumento del 2,9%.
- Aumento del prezzo del gas: Tra ottobre e novembre, il prezzo del gas in Europa è salito a 40 euro/MWh, un incremento del 57% rispetto ai 26 euro di febbraio.
- Crescita dei servizi: Nel 3° trimestre, il settore dei servizi ha registrato un incremento, sostenuto dal turismo straniero.
- Difficoltà nel settore industriale: La produzione industriale ha subito un calo del 3,3% nei primi nove mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, con settori come Moda e Automotive particolarmente colpiti.
- Debolezza degli investimenti: I giudizi sulle condizioni per investire sono peggiorati nel 3° trimestre, anticipando una dinamica debole per gli investimenti in impianti e macchinari.
- Consumi fiacchi: Le vendite di auto sono diminuite del 6,6% nel 3° trimestre, e la fiducia delle famiglie è scesa a ottobre, suggerendo una propensione al risparmio ancora elevata.
- Export in calo: Le esportazioni italiane sono diminuite dello 0,6% nel 3° trimestre, influenzate dalla debolezza dell’Eurozona e dall’incertezza dello scenario globale.
Nulla di nuovo, quindi: l’economia italiana a fine 2024 è sostenuta dal settore dei servizi e dai tagli dei tassi d’interesse, ma l’industria continua a fronteggiare sfide significative.