Usa e Cina hanno raggiunto un’intesa per eliminare i dazi su di un’ampia gamma di prodotti tecnologici, all’interno di un accordo, l’ITA (Information Technology Agreement) che ha sì un valore economico notevole, ma segna un passo decisivo nelle difficili relazioni tra le due nazioni. Si tratta di un patto commerciale globale sulla tecnologia che comprende i semiconduttori, i dispositivi medici, i dispositivi GPS e altri prodotti hi-tech.

L’accordo potrebbe dare inoltre un’ulteriore spinta al negoziato in corso per la liberalizzazione sui servizi, il Trade in Services Agreement, di nuovo negoziato nel contesto della WTO (World Trade Organization). “Questo accordo e’ fondamentale sia per le aziende che per il consumatore e dunque per la nostra economia – ha commentato a Pechino l’Ambasciatore Mike Froman, capo negoziatore commerciale americano – l’accordo riguarda i semiconduttori, ma anche strumenti come l’MRI importanti per incoraggiare un progresso sanitario a livello internazionale o prodotti come amplificatori o video giochi”.

Tra i prodotti che saranno liberati dalle tasse ci sono i semiconduttori di nuova generazione, su cui ora pesa un 25%; i macchinari per la risonanza magnetica, che hanno un’imposizione fiscale fino all’8%, come i dispositivi GPS. L’ITA, anche se non definitivo, eliminerà le tariffe sulle vendite per un valore di circa mille miliardi di dollari e potrebbe generare 60 mila posti di lavoro negli Usa, sempre secondo il capo negoziatore Froman.

 

 

Laura Baronchelli

ASSODEL (Associazione Distretti Elettronica – Italia)

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