In questo contesto, nel 2020, si è registrato un forte impatto della pandemia Covid-19 sul sistema logistico-marittimo sotto i vari aspetti con cui il fenomeno si sta manifestando.
Questo impatto si è concretizzato in accadimenti molto importanti come le blank sailing e la cancellazione di diversi servizi, che hanno condizionato negativamente la configurazione dei traffici mondiali e le tendenze dei flussi marittimi del commercio internazionale, creando un vero e proprio shock economico al tessuto produttivo industriale, commerciale ed infrastrutturale.
Questi strumenti, normalmente applicati nei periodi di carico, sono stati in realtà utilizzati per creare un forte sbilanciamento tra domanda e offerta con il preciso obiettivo, da parte delle Compagnie di Navigazione, di aumentare indiscriminatamente i livelli dei noli marittimi e hanno riguardato tutte le principali direttrici.
Lo scenario mondiale che si presenta in questo periodo nell’industria dello shipping e le fortissime incertezze che caratterizzano il futuro a medio e a lungo termine impongono la condivisione di obiettivi comuni che, oltre alle evidenti necessità di sostenibilità economica, devono primariamente essere indirizzati a creare condizioni in grado di garantire, per quanto possibile, la protezione degli spazi a bordo delle navi.
L’imprevedibile ed improvviso cambiamento dello scenario mondiale si è creato soprattutto sulle tratte dal Far East verso i maggiori mercati mondiali, riflettendosi inevitabilmente anche su tutte le altre.
Infatti, il massiccio programma di blank sailings (tutt’ora in atto) attuato da tutte le Alleanza, attraverso misure di sottrazione della capacità di stiva, è volto a mantenere costantemente alta la domanda di spazio e, di conseguenza, le rispettive rate nolo.
Il focus che le compagnie stanno continuando ad avere su altre rotte più remunerative (in particolare la rotta transpacifica) dove i noli hanno segnato aumenti ancor più significativi. Per questa ragione, i principali carrier di riferimento hanno deciso di spostare la maggior parte dei container su questa tratta, con il conseguente accentuarsi delle problematiche di mancanza di reperibilità di vuoti ad origine per i volumi destinati in Europa. Questo cambiamento di scenario purtroppo sta causando tutta una serie di ritardi e disservizi quali ritardi ed un sostanziale aumento dei costi di trasporto.
Blank Sailing
Ogni compagnia marittima organizza i viaggi delle proprie navi attraverso una pianificazione dettagliata con il numero di viaggio della nave e le date di partenza ed arrivo per ciascun porto toccato dalla nave stessa. Nell’ambito delle spedizioni marittime si parla dunque di “blank sailing” quando per diverse ragioni una nave cancella la toccata di un porto, un’area oppure di un’intera tratta marittima.
Quando ciò accade significa che la nave non scaricherà / caricherà merce nei porti e nelle aree interessate dalla cancellazione. Per questo motivo sarà necessario aspettare il passaggio della nave successiva che potrebbe avvenire dopo ad esempio una settimana.
Per quale motivo potrebbe esserci un blank sailing?
Sono tante le ragioni: ad esempio la nave potrebbe aver accumulato ritardi a causa di rallentamenti nelle operazioni dei precedenti porti, oppure potrebbe essere necessaria una riparazione straordinaria alla nave non preventivata in precedenza.
Altre volte può capitare che per varie ragioni le compagnie marittime decidano autonomamente di cancellare le fermate. Molte volte le cancellazioni sono dovute alla concomitanza con delle festività locali durante le quali ci sarebbero poche merci da trasportare (basti pensare alle lunghe feste nazionali durante il Capodanno cinese).
Contatta la segreteria per avere maggiori informazioni: segreteria@assodel.it