Giuseppe Gustinetti, neo consigliere Assodel, indica le prospettive cui deve guardare la distribuzione di componentistica elettronica e il lavoro che attende il direttivo 

La digital innovation pervade ogni settore e l’Internet of Things è una componente concreta di questo cambiamento. Di questo fa parte anche la smart city, ambito nel quale l’IoT avrà un ruolo sempre più importante. Ma ci sono altre tendenze connesse al mondo dell’Internet delle Cose che possono essere fonte di interesse al comparto elettronico. 

Ne è convinto Giuseppe Gustinetti, Manager BLLT, membro del neo consiglio direttivo Assodel. 

Quali sono i fattori che hanno portato Assodel a guardare con ancora maggiore attenzione il mondo IoT? 

Giuseppe Gustinetti BLLT
Giuseppe Gustinetti, Manager BLLT

Nel percorso di rinnovamento di Assodel c’è la volontà di dare una diversa prospettiva a una realtà associativa che vive una situazione economica e di mercato non certo brillante. Per questo serve una visione prospettiva che parta dalla necessità di guardare oltre il mercato al quale ci si è sempre rivolti, considerando segmenti di mercato emergenti e con essi nuove applicazione.

A tali novità Assodel deve prestare adeguata attenzione perché da qui potrebbero nascere opportunità interessanti per la distribuzione di componentistica elettronica.

Cosa è cambiato in particolare in questi anni e a cosa occorre puntare? 

Grosse aziende sono scomparse, alcuni settori sono mancati, ma altri ne sono nati. Occorre quindi trovare una chiave di lettura che metta in comunicazione quello che di nuovo si sta affacciando sul mercato, facendo in modo che tali novità si traducano in nuove applicazioni e prodotti. L’auspicio è che all’hardware di queste nuove realtà si colleghi la necessità di fornire componenti. 

Tutti questi fattori innovativi atti a favorire la nascita delle smart city possono entrare in gioco in questa apertura? 

Certamente. Tutto ciò che è IoT, che siano sensori o altre soluzioni di comunicazione declinate all’interno di un’azienda o di una città, reca con sé una grossa componente software e di data analytics, ma ciò che mette in comunicazione è l’hardware. Da qui nasce la possibilità di traghettare queste informazioni nell’altra area Assodel, ossia quella dei distributori di componenti elettronici. D’altronde, questo mondo fatto di innovazione, di soluzioni, di startup al suo interno conta sull’elettronica.

Quindi l’obiettivo di Assodel è creare un bacino di associati che diano vita a occasioni di conoscenza, relazioni, comunicazione tra tutte le aziende attive nel settore IoT e connesse mettendole in relazione con la componentistica elettronica.

In questo insieme quale sarà il suo contributo? 

Assodel è una realtà conosciuta e apprezzata per essere un’associazione che raggruppa in modo strutturato il mondo dei fornitori e distributori di componentistica elettronica. L’obiettivo è creare un gruppo di associati che raccolga opportunità e soluzioni che siano espressione di queste nuove tecnologie: stiamo parlando, quindi, di aziende attive in ambito smart building e smart city, in ambito IoT inteso come interconnettività domotica o Industry 4.0

Quindi, occorre fare in modo che ci siano associati che entrino a fare parte di quel gruppo e siano espressione di questo specifico distretto. Bisognerà creare momenti di aggregazione, di formazione, di dibattito sull’andamento del mercato. Tutto ciò permetterà agli altri distretti di essere consapevoli su ciò che accade in quello specifico contesto. In questo modo si permette di fare crescere Assodel, creando allo stesso tempo interazione tra un settore e l’altro così che ognuno tragga beneficio da questa relazione. 

Redazione Assodel

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