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Microchip Technology rileverà Microsemi per 8,3 miliardi di dollari, ampliando il proprio portafoglio prodotti ma soprattutto entrando in nuovi settori di mercato come militare e aerospaziale.

Dopo un 2017 relativamente tranquillo sul fronte delle acquisizioni il 2018 si apre con questo bel colpo messo a segno da Microchip che segue l’acquisizione di Atmel avvenuta solo nel Gennaio del 2016. Da questa unione si viene a creare una realtà che vale più di 5,2 miliardi di dollari facendo un conto approssimativo: 3,4 miliardi di dollari il venduto da Microchip nel suo fiscale 2017 (che chiude il 1 Marzo 2017), con una crescita del 57% sul FY16 (grazie al consolidamento dell’acquisizione di Atmel), che si sommano agli 1,8 miliardi del fiscale 2017 di Microsemi (chiuso il 1 Ottobre 2017) cresciuto del 9,5% rispetto all’anno precedente.

Microchip si rafforza sul mercato

Con questa acquisizione Microchip conta di espandere significativamente la sua presenza in alcuni mercati di grande profilo, come quello delle Communication e dell’Aerospace&Defence che rappresentano rispettivamente il 35% e il 26% circa del fatturato di Microsemi.  Questi stessi segmenti valgono, in casa Microchip, rispettivamente il 2% e il 5%, trascurabili! L’acquisizione di Microsemi dovrebbe consentirle di espandere il suo raggio d’azione, aprendosi a un mercato che offre un potenziale giro d’affari di oltre 50 miliardi di dollari.

In base agli accordi, approvati all’unanimità dai rispettivi consigli di amministrazione, Microchip pagherà 68,78 dollari per ogni azione di Microsemi, con un premio di circa il 7% sul prezzo dell’azione Microsemi di 64,3 dollari alla chiusura delle contrattazioni prima dell’annuncio. Più che positiva l’accoglienza degli investitori nell’immediato: nei giorni successivi alla counicazione dell’acquisizione i titoli Microchip avanzavano a Wall Street del 4,65%, quelli di Microsemi del 5,49%.

microChip e microSemi

Acquisizione per 10 miliardi di dollari

L’accordo ha un valore complessivo di 10,15 miliardi, se si tiene conto del debito di 1,8 miliardi di Microsemi. Microchip ritiene che l’accordo porterà a circa 300 milioni di dollari in sinergie entro il terzo anno dopo la chiusura dell’accordo. Sanghi ha inoltre puntualizzato che Microchip non prevede di dismettere alcuna parte delle attività di Microsemi.

Microchip continua a considerare le acquisizioni accrescitive come una strategia chiave per fornire una crescita incrementale e valore agli azionisti“, ha dichiarato Steve Sanghi, presidente e CEO di Microchip. “L’acquisizione di Microsemi è l’ultimo capitolo di questa strategia e aggiungerà ulteriore dimensione operativa e clienti al manufacturer“.

Adesso gli occhi dell’industria sono tutti puntati sulla possibile acquisizione di Qualcomm da parte di Broadcom. Malgrado i no continui di Qualcomm, la partita sembra ancora aperta!

 

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Laura Baronchelli

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