I dati europei per il mercato della distribuzione elettronica hanno chiuso il terzo trimestre con un calo del -30% (fonte: DMASS). Non è quindi una sorpresa che anche il mercato italiano abbia registrato una pesante flessione.
UN CALO DI MERCATO ANNUNCIATO
Partiamo dai dati rilasciati dall’Osservatorio di Mercato Assodel (Associazione Distretti Elettronica) per Q3 2024 in occasione dell’evento “Strategie di competitività: l’elettronica italiana verso il 2025” svoltosi lo scorso 7 novembre a Milano.
Il terzo trimestre 2024 ha chiuso con un valore di mercato pari a 379.776 mln di euro, registrando un calo del -11% rispetto al trimestre precedente e del -18% rispetto allo stesso trimestre del 2023 e avvicinandosi al valore che il mercato aveva riportato nel 2021.
Un dato che desta qualche preoccupazione è quello legato all’indice book-to-bill, che resta inferiore all’unità, dello 0,72.
Grazie al networking tra le aziende e all’interpretazione dei dati al contorno, durante l’incontro di mercato di Assodel sono state raccolte anche le opinioni delle aziende presenti, che sono state concordi nel prevedere, per il 2025, un anno flat, non particolarmente entusiasmante, specialmente nella prima metà.
Gianluca Fazio di ON Semi ha confermato così questo dato: “L’anno prossimo sarà una fotocopia di quest’anno, con un miglioramento nel secondo semestre. Sentendo i clienti, posso aggiungere che molti hanno dichiarato di essere stati obbligati a fare design usando prodotti che avevano già, per consumare magazzino, evitando nuovi acquisti. Un aspetto che proseguirà”.
PEM.CO MEGLIO DEI SEMICONDUTTORI
Guardando meglio ai dati, sono i Semiconduttori ad aver registrato il calo più importante con un -21% rispetto a Q2 2024, un -28% su base annua, rispetto a Q3 2023, e un indici book-to-bill dello 0,66.
I numeri delle famiglie di prodotto PEM.CO (passivi, elettromeccanici e connettori) sono stati un po’ meno negativi: -15% Q/Q-1 e -19% su base annua, con un book-to-bill dello 0,8.
Infine i soli dati dei connettori, raccolti da un panel di manufacturer, riporta un book-to-bill positivo 1,13 segnalando una situazione leggermente migliorativa.
Il commento ai dati di Gianni Cittarelli di ITT Cannon ha riportato un cauto ottimismo per il mercato dei connettori: “Il settore della Difesa crescerà a doppio digit e mi aspetto una leggera ripresa anche per Transportation e Industry. Il book to bill è in crescita e ITT ha ultimato una nuova acquisizione proprio nella difesa”.
IL CONTESTO ECONOMICO: I DATI DA ANALIZZARE
Insieme ai numeri in rosso, durante l’incontro di Assodel, abbiamo raccolto anche messaggi di ottimismo per il futuro del comparto, che vogliamo condividere. Cerchiamo però di analizzare il contesto e interpretare meglio questi dati dando qualche visione sul futuro.
Cosa ci dice il Contesto esterno?
- Nei primi 8 mesi del 2024, la produzione è arretrata del 3,2%. Le prospettive sono di un modesto miglioramento. Tra i settori, soffre in particolare l’Automotive (-17,9% annuo nei primi 8 mesi del 2024).
- Le politiche governative cinesi stanno incentivando la produzione domestica, anche in ambito Automotive. Secondo le proiezioni, entro il 2030 il 65% del mercato sarà di brand cinesi. L’Europa non può permettersi di stare a guardare…
- I dati congiunturali parlano di una crescita globale intorno al 3%, ma non in Europa.
- L’Europa è in ritardo su molti fronti, come la Digitalizzazione
- Il contesto geopolitico non aiuta e crea un clima di instabilità e insicurezza, specialmente rispetto a temi quali costi energetici e logistica/trasporti delle merci
- In molti Paesi c’è un ritorno al protezionismo e questo potrebbe creare nuovi vincoli e limitazioni (ma potrebbe anche dare un supporto alla nostra economia, come nel caso dei dazi applicati alle macchine elettriche cinesi, ndr.)
CI SONO ANCHE BUONE NOTIZIE!
Nonostante la situazione complessa, durante l’incontro di Assodel sono emerse anche prospettive interessanti e nuove opportunità.
Alberto Maggi, responsabile del Gruppo EMS dell’Associazione ha voluto presentarne alcune.
- Tassi di interesse
La BCE ha annunciato tagli ai tassi di interesse, il che si tradurrà con costi minori degli oneri finanziari per le imprese. - Inflazione
L’inflazione sta scendendo. Ci si aspetta una riduzione dei prezzi di alcuni materiali. - PNRR
Le opportunità legate al PNRR sono molteplici e per molti versi non ancora messi a terra. L’aspettativa è che la spesa pubblica in infrastrutture di trasporti e altri progetti aumenti. 2025 e 2026 dovrebbero essere anni cruciali, anche perché l’Italia è in ritardo rispetto al piano iniziale.
Qui, la speranza è che vengano sbloccati più finanziamenti per l’avvio di nuovi progetti importanti.
- Il decoupling continua (disaccoppiamento rispetto a import/export)
A livello mondiale, i mercati si stanno polarizzando. Gli USA hanno ridotto le importazioni dalla Cina rendendosi più indipendenti. Lo stesso sta succedendo alla Cina che si sta rendendo più indipendente dall’Europa.
In questi nuovi equilibri, l’Europa ha ampliato le relazioni con gli Stati Uniti, sia lato importazioni che export. - Elezioni americane
L’elezione di Trump come nuovo Presidente degli Stati Uniti avrà sicuramente delle ripercussioni sui mercati e nelle relazioni commerciali di Europa-Stati Uniti. Staremo a vedere.
PUNTARE SUI MERCATI A VALORE AGGIUNTO
Come vanno i nostri mercati?
Durante l’incontro di Assodel, Maggi ha presentato una fotografia sull’andamento dei diversi mercati applicativi con alcune prospettive per il 2025.
In sintesi, il messaggio che l’Associazione vuole dare è quello di puntare su Mercati a valore aggiunto, mercati in cui i livelli di qualità, la presenza di certificazioni e requisiti specifici fanno la differenza.
Richiedi la presentazione dei mercati applicativi a valore aggiunto a segreteria@assodel.it