Il nuovo Joint Research Center MEMS Lab promette di essere un’avanguardia di livello internazionale per il futuro tecnologico italiano. Nato dall’accordo tra STMicroelectronics e Politecnico di Milano, MEMS Lab avrà sede a Milano, partendo dal PoliFab, il centro per la micro e nanotecnologia del PoliMi. Il centro sarà ampliato e arricchito per puntare allo sviluppo di tecnologie MEMS (Micro Electro-Mechanical Systems), tra le più promettenti dei nostri tempi.

 

MEMS Lab, investimenti in ricerca e hi-tech

Il nuovo MEMS Lab è frutto dell’accordo quinquennale raggiunto tra STMicroelectronics e il Politecnico di Milano. Prevede un investimento in personale di ricerca e in infrastrutture, articolandosi in tre direzioni. Innanzitutto, un investimento su PoliFab, il centro per la micro e nanotecnologia creato per applicazioni e processi nei comparti della fotonica, della micro e nanoelettronica, della biotecnologia, dei materiali avanzati e delle nanotecnologie.

“La clean room di PoliFab sarà ampliata e potenziata con macchine e strumenti concessi in comodato d’uso gratuito da STMicroelectronics. Si tratterà di macchine di nuova generazione grazie alle quali sviluppare ulteriori fasi nei processi di lavorazione MEMS, da trasferire poi negli impianti produttivi di Agrate Brianza di ST”, spiega lo stesso Politecnico in una nota.

Altro investimento importante sarà fatto in personale di ricerca. Saranno assunti almeno quattro ricercatori e attivati altrettanti dottorati di ricerca per ciascun anno di durata dell’accordo. Le aree individuate si trovano all’interno dei dipartimenti di Elettronica, Informazione e Bioingegneria; Meccanica; Ingegneria Civile e Ambientale e Fisica.

Infine, è da considerare l’investimento mirato su progetti di ricerca congiunta nell’ambito dei prodotti analogici e MEMS, individuati dall’apposito comitato scientifico.

 

Un accordo strategico

Il rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta ha sottolineato l’importanza dell’accordo.

“STMicroelectronics e Politecnico di Milano – ha sottolineato Resta – danno un segnale di attenzione agli investimenti in capitale umano e in infrastrutture di ricerca in un settore, come quello dei sensori MEMS, alla base delle trasformazioni digitali e dell’Internet of Things, tra i più promettenti dei nostri tempi”.

STMicroelectronics, attraverso Benedetto Vigna, presidente del Gruppo Analogici, MEMS e Sensori, ha evidenziato la pluriennale collaborazione in atto per la progettazione e dei materiali per la lavorazione dei MEMS è in corso da quasi dieci anni.

“L’accordo odierno – ha detto Vigna – la estende a più dipartimenti, in considerazione della multidisciplinarietà che contraddistingue il Politecnico di Milano, importante per tutta l’industria dei semiconduttori e cruciale per il settore dei MEMS”.

 

MEMS, dagli smartphone all’IoT

I Micro Electro-Mechanical Systems sono considerate tra le tecnologie più rivoluzionarie del nuovo millennio. Contano su un ventaglio applicativo quanto mai vario: pur microscopici nelle dimensioni, hanno grandissime potenzialità, spaziando dagli smartphone all’automotive, costituendo le basi per la digital transformation e per l’Internet of Things.

Da qui si comprende l’interesse per queste soluzioni e per un mercato in crescita esponenziale. Secondo ResearchAndMarkets, il mercato globale dei MEMS crescerà con un CAGR del 9,4% tra il 2018 e il 2022. Per Yole Développement, il mercato crescerà del 17,5% in valore dal 2018 al 2023, raggiungendo i 31 miliardi di dollari.

 

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