Se il mercato dei LED va verso una naturale, ma sempre positiva, maturazione, quello della domotica cresce con fermento e un pizzico di confusione. Il mercato del quarto trimestre 2015, nei dati forniti dai panel LED e domotica dei relativi gruppi interni ad Assodel e presentati l’11 febbraio, evidenzia quanto la necessità di integrazione tra luce e sistemi domotici domini il panorama italiano.
Il mercato dei LED verso la stabilità
Con una crescita del 21% tra 2014 e 2015, i LED restano in prima linea sul mercato della componentistica elettronica, continuando a offrire opportunità di business e nuove ed efficienti tecnologie, anche se Assodel rileva segnali di stabilizzazione del comparto, almeno a livello italiano. il panel del gruppo lighting, composto da 11 aziende, ha rilevato una leggera frenata nella corsa dei LED, suddivisi dal comitato tecnico di Assodel in specifiche famiglie di prodotto: LED white > 0,5W; LED white < 0,5W; LED array; LED colorati < 0,5W; LED colorati array e > 0,5W (raggruppati).
Il mercato nel complesso chiude il Q4 2015 con un giro di affari di 17,5 milioni di euro, in leggera flessione sul trimestre precedente, -2,2%, e in ripresa invece sul tendenziale, al +6,8% rispetto a Q4 2014. Una crescita che rimane buona, ma non ai livelli ai quali siamo stati abituati negli ultimi anni. Bene anche i componenti per il LED lighting, ovvero ottiche, alimentatori, driver, connettori ecc., che chiudono il trimestre con un ottimo +17% sul sequenziale, anche se il tendenziale rimane in linea con il mercato dei LED, al +6,1%.
La domotica cresce, ma c’è ancora molto da fare
Integrazione, luce, domotica, sicurezza, spazi pubblici e privati. La natura pervasiva dell’elettronica e il trend positivo dei LED giustificano il grande focus sulla convergenza digitale delle tecnologie, al centro dell’operato del Gruppo Smart Hut di Assodel.
Secondo i dati forniti dalle aziende aderenti al gruppo, sono 130mila oggi le case che ogni anno si dotano di sistemi di home automation (+30% anno su anno). Il fatturato stimato, nel 2015, per la domotica e le tecnologie per la smart home, si aggira intorno ai 460 milioni di euro. I dati promettenti si collegano poi al fatto che il 70% degli edifici in Italia ha più di trentanni e necessita dunque di riqualificazione strutturare come energetica.
Ecco i dati registrati e consolidati a oggi (i dati per trimestre da intendersi sul sequenziale):
- +33% crescita nel 2014 sul 2013
- +17,1% crescita I trimestre 2015
- +16,4% crescita II trimestre 2015
- +23,7% crescita III trimestre 2015
- +30,2% crescita IV trimestre 2015
Alla luce di questi numeri, la home automation, come si evince dal panel rappresentativo del settore, non può essere trascurata da chi si occupa di sicurezza e di integrazione.
Il consolidato Assodel evidenzia un paio di dati interessanti per qualificare le potenzialità del mercato italiano: il 68,2% degli impianti di home automation installati nel 2015 ha origine elettrica, è legato al filato e non al wireless; il 65,6% del business delle aziende del panel proviene dagli installatori.
C’è ancora molto da fare in termini di diffusione dei controlli wireless e delle nuove tecnologie per i system integrator. Qui subentra il ruolo cruciale di Smart Hut nel fare cultura e creare legami tra aziende e un mercato così dinamico e in evoluzione.
Gli articoli con la presentazione dei dati, e con la successiva tavola rotonda su luce, domotica e sicurezza, sul prossimo numero di LEDin System Integrator.