cartello.condensatoriLa storia del “cartello” tra i produttori di condensatori è iniziata nel marzo 2014, quando le principali autorità garanti della concorrenza, tra cui quella degli Stati Uniti, della Cina e la Commissione europea, hanno avviato un’indagine massiccia sull’industria dei condensatori. Dopo la prima comunicazione dell’avvio delle indagini negli USA sono state attivate diverse azioni legali, successivamente consolidate sul tribunale federale del Distretto settentrionale della California.

Le attività della Divisione Antitrust USA hanno ripreso vigore quando il 2 settembre 2015 NEC-Tokin Corp. si è dichiarata colpevole di aver cospirato con i concorrenti, nel periodo tra il 2002 e il 2013, per fissare i prezzi di vendita dei condensatori elettrolitici venduti ai clienti USA e di altre regioni. Per questo NEC-Tokin ha accettato di pagare una penale di 13,8 milioni di dollari.
Ma ci sono già indicazioni che l’attuale indagine sul mercato dei condensatori può anche essere la punta di un iceberg molto più ampio. Nel mese di luglio il gran giurì per i condensatori è stato ampliato per includere il settore delle resistenze. Questa nuova indagine è probabilmente basata su informazioni fornite dalle società indagate che hanno negoziato clemenza condizionale.

In Europa e non solo

La Commissione europea nel novembre scorso ha dichiarato di sospettare 10 produttori asiatici di condensatori elettrolitici di aver intrattenuto, tra il 1997 e il 2014, relazioni tra loro al fine di controllare il mercato. Pur non rendendo noti i nomi delle dieci società a cui è stata inviata la comunicazione, la Commissione ha precisato che, se la società si trovasse a essere in violazione della normativa Ue, la penale potrebbe arrivare fino al 10% del suo fatturato globale.

L’indagine sui condensatori probabilmente era iniziata in Cina, ma la cosa ha immediatamente interessato USA e UE (vedi sopra) ma anche Giappone, Corea e Brasile hanno seguito rapidamente l’esempio cinese e ci si aspetta che, visto l’esempio USA/NEC-Tokin, molte altre commissioni garanti della concorrenza si uniscano alla caccia.

 

Laura Baronchelli

ASSODEL (Associazione Distretti Elettronica – Italia)

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