tariffe dazi chip

A partire da aprile 2025, la catena di approvvigionamento dei semiconduttori deve affrontare una forte elasticità della domanda in combinazione con incertezze geopolitiche

Articolo a cura di Sourceability

Questo nuovo mercato è plasmato dall’escalation dei dazi statunitensi e da persistenti tensioni geopolitiche. I dazi introdotti dall’amministrazione Trump, che variano dal 10% al 35% fino a superare abbondantemente il 100%, hanno generato una notevole volatilità in tutto il settore. Sebbene queste misure mirino a ridurre la dipendenza degli Stati Uniti dalle catene di approvvigionamento estere e a rilanciare la produzione nazionale, hanno contemporaneamente aumentato i costi e causato un’incertezza diffusa.

La regione Asia-Pacifico (APAC) ha subito ripercussioni significative da queste politiche commerciali. La Cina, in particolare, è stata colpita duramente dai dazi statunitensi, con misure cumulative che hanno raggiunto quasi il 200%. Questi dazi hanno alterato i prezzi di componenti critici e contribuito a risposte politiche irregolari, rendendo sempre più difficile per le aziende pianificare strategie efficaci.

Rispondere alle incertezze tariffarie

In risposta, molte aziende stanno ripensando le loro strategie di catena di approvvigionamento. Un recente sondaggio condotto da Gartner ha rilevato che il 61% dei produttori sta attivamente cercando nuove fonti per mitigare i rischi. Tuttavia, creare nuovi impianti di produzione di semiconduttori richiede tempo e ingenti capitali. L’investimento da 100 miliardi di dollari di TSMC nei suoi avanzati impianti di produzione in Arizona evidenzia la portata monumentale di tali sforzi. Nonostante questa spinta verso la produzione interna, TSMC prevede di aumentare i prezzi del 30% nel suo stabilimento in Arizona a causa di limitazioni di capacità, dimostrando che il reshoring non equivale necessariamente a un risparmio sui costi.

Nel frattempo, il 30% dei fornitori sembra adottare un approccio attendista in risposta all’evoluzione dello scenario tariffario. Gli analisti del settore sottolineano che l’elasticità della domanda e le incertezze geopolitiche stanno rimodellando la catena di approvvigionamento globale indipendentemente dalle decisioni politiche degli Stati Uniti. Il consenso tra gli esperti è chiaro: è il momento di agire. Questo significa identificare nuovi fornitori e rafforzare le relazioni esistenti per dare priorità alla resilienza.

Diversificare la propria rete di fornitori

Le aziende devono bilanciare le conseguenze a breve termine con strategie a lungo termine. Ciò include la diversificazione della rete di fornitori, il mantenimento della flessibilità e la preparazione a rapidi cambiamenti politici. I prossimi mesi saranno cruciali per garantire una catena di approvvigionamento resiliente.

Dotare la propria azienda degli strumenti per prendere decisioni di approvvigionamento più intelligenti e rapide sarà fondamentale nei mesi a venire.

È possibile diversificare la propria rete di fornitori dando priorità all’adattabilità con l’aiuto degli esperti del settore di Sourceability o utilizzando la loro piattaforma di intelligence di mercato, Datalynq. Questa soluzione può aiutarti a restare competitivo e resiliente grazie a insight in tempo reale e dati attuabili su aree ad alto rischio.

Puoi contattare il nostro esperto locale, Edoardo Ghirardi, per iniziare a diversificare il tuo elenco fornitori o per saperne di più sulle analisi di mercato di Sourceability.

Redazione Assodel

ASSODEL (Associazione Distretti Elettronica – Italia)

CF: 97719890150