Gary Kibblewhite analizza i dati di IDEA relativi al secondo trimestre 2014, che evidenziano una leggera crescita di fatturato rispetto a Q1, frenata tuttavia dalla flessione dell’ordinato.

Dopo un primo trimestre positivo, il mercato europeo della distribuzione elettronica ha registrato una battuta di arresto. Il secondo quarter 2014 ha infatti riportato una decrescita rispetto a Q1, anche se – ed è l’unica nota positiva – ha registrato un leggero incremento sull’indice sequenziale, ovvero rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

I dati negativi riguardano soprattutto l’ordinato, in calo per tutti i mercati del Vecchio Continente considerati. Lo stesso vale per il book-to-bill, il rapporto tra ordinato e fatturato.

Non resta che sperare in un terzo trimestre migliore!

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I componenti elettronici in Q2

Il trend di crescita dell’ordinato a breve termine è cambiato rispetto al trimestre precedente. Solamente l’area del Nord Europa ha mostrato una buona crescita degli ordini, mentre la Francia è stato il Paese a registrare la flessione maggiore Gli altri Paesi “resistono” mantenendosi sugli stessi livelli di Q1 2014. A livello di famiglie di prodotto, i semiconduttori hanno riportato un fatturato in aumento, ma ordinato e book-to-bill si sono dimostrati entrambi negativi.Ci consola la notevole crescita della Germania, nazione che ricopre la più grande fetta del mercato dei semiconduttori.

I componenti passivi hanno mostrato trend simili a quelli dei semiconduttori, con book-to-bill al di sotto dell’unità per la prima volta da Q2 2013. Tuttavia, il fatturato resta solido, con una leggera flessione dopo il picco registrato in Q1 2014. I componenti elettromeccanici hanno invece sofferto flessioni in entrambi gli indici, fatturato e ordinato, riuscendo tuttavia, unici sul mercato, a mantenere un B2B positivo.

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Il contesto economico

Sfortunatamente, la produzione industriale nell’Eurozona ha subito una flessione nel mese di giugno, con l’Irlanda che si è guadagnata il primato negativo nelle percentuali elaborate da Eurostat.

Sempre nel mese di giugno, il tasso di disoccupazione in Europa sembra essere leggermente diminuito passando dal 10,9% di giugno 2013 a un 10,2%. Tuttavia, i dati offrono fotografie differenti e disomogenee nei maggiori Paesi del continente, segno questo di una situazione ancora instabile.

 

 

Laura Baronchelli

ASSODEL (Associazione Distretti Elettronica – Italia)

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