Secondo la società di consulenza Great Place to Work, i dipendenti delle aziende italiane, prima ancora dei benefit tangibili, sono motivati dalla qualità dell’ambiente di lavoro, nell’ottica di rapporti di fiducia reciproca fra il management e i lavoratori, buoni rapporti e collaborazione fra colleghi, che stimolano nei dipendenti l’orgoglio per il proprio lavoro e per l’azienda di cui fanno parte.

Ecco i parametri utilizzati nell’analisi condotta su 35mila dipendenti di 98 aziende per la divulgazione dell’annuale classifica dei migliori ambienti di lavoro italiani. Secondo quanto emerso, le aziende italiane dove si lavora meglio sono quelle che hanno fatto precise scelte di leadership, come l’organizzazione del lavoro più efficiente attraverso un più ampio coinvolgimento dei collaboratori nelle decisioni e un costante “coaching” del proprio staff.

Microsoft e Sanofi in testa
La classifica del 2015 è divisa in due aree: le grandi aziende con oltre 500 dipendenti e le Pmi che hanno da 50 a 499 dipendenti. In vetta, si trova ancora una volta Microsoft Italia seguita da FedEx Express e da EMC Computer Systems Italia. Poi ci sono Bricoman, Eli Lilly, Ikea e Bottega Veneta. Fanalini di coda, Adecco, Quintiles, Lidl, Markas e Abbvie.

La top 23 delle piccole e medie imprese, vede invece al primo posto la farmaceutica Sanofi Pasteur, seguita da WL Gore e AssociatiVetryaCisco Systems e Mars. A seguire, nelle prime dieci realtà, National Instruments, Loccioni, Coca-Cola, ConTe Assicurazioni e Zeta Service.

“Calcolando la correlazione tra il nostro indice riassuntivo e il fatturato delle aziende in classifica dal 2010 a oggi, abbiamo visto che il legame tra le due variabili è significativo – dice Alessandro Zollo, amministratore delegato di Great Place to Work Italia – Le aziende con dipendenti che aderiscono ai valori dell’azienda e che si fidano dei loro manager hanno performance economiche superiori, crescono anche in periodi di crisi, esportano e lo fanno con dipendenti ben selezionati e in gamba”.