Deludono un poco i semiconduttori, sia come chiusura, meno della media, sia come ordinato. Incertezza sul futuro?
Il quarto trimestre 2018 si è chiuso con un fatturato di poco superiore ai 318 milioni di euro con una flessione del 5% sul trimestre precedente, cosa abbastanza inusuale nel quarto trimestre, ma con una crescita, rispetto allo stesso trimestre del 2017 (Q/QY-1%), del 10,4%.
Come di distribuisce questo tendenziale particolarmente positivo? Quasi un +7% per i semiconduttori, un +18% per i passivi (IP&E) e +14% per i sistemi. Questo confronto mostra che la prima famiglia del paniere, prima per fatturato con un 63% del totale trimestrale, si è comportata ben al di sotto della media e ha contribuito, non poco, ad abbassare la prestazione totale.
Rimane il fatto che l’anno porta un risultato positivo del +10,8% a un valore di 1,39 milioni di euro. L’altro aspetto positivo è che questo è il quinto anno consecutivo, dopo il 2013, che vede un risultato positivo.

Il trend dei semiconduttori
Per i semiconduttori, il sequenziale (Q/Q-1%) è stato negativo, cosa abbastanza insolita nel quarto trimestre, ma il tendenziale è positivo e molto vicino al 7%. Come abbiamo avuto già modo di considerare all’inizio questo dato è abbastanza deludente rispetto alle altre famiglie ma è una caratteristica (non particolarmente positiva) del comportamento di questa famiglia in questo anno.
L’YtD%, che in questa occasione rappresenta il rapporto di fatturato tra il 2018 e l’anno precedente, si allinea alle prestazioni media dell’anno e chiude al +7,2%. A questo risultato ha contribuito in modo straordinario la categoria dei sensori che hanno chiuso quasi al +72%, che per sfortuna non ha un grosso peso (meno del 3%) ma hanno dato una mano anche discreti, opto e memorie. Hanno remato contro invece analogici e logiche con risultati negativi, -2% i primi e -9% le seconde. L’anno chiude a 893 milioni di euro che si misurano con gli 833 milioni
Il TAM italiano dei semiconduttori
Guardando all’evoluzione del TAM (Total Available Market) italiano per i semiconduttori negli ultimi 2/3 anni, possiamo fare le seguenti considerazioni:
- I dati del panel Assodel coprono l’89% del totale mercato della distribuzione: DTAM (Distribution TAM),
- La quota del mercato italiano coperto direttamente dai produttori di semiconduttori, definito OEM TAM, è stimato coprire il 27% del mercato
Da queste assunzioni di arriva, probabilmente sottostimandolo, a un mercato totale che si colloca intorno a 1 miliardo e 406 milioni di euro. Se si considera che la copertura possa essere leggermente sovrastimata e che la quota del TAM OEM possa essere leggermente superiore si potrebbe arrivare ad avere un TAM di un miliardo e 450/460 milioni. In questo caso la crescita del mercato potrebbe passare dal 7% al 10% circa.
IP&E ovvero passivi in positivo
I risultati per ogni famiglia di prodotto della categoria IP&E riportano un ottimo tendenziale, prossimo al +18%. Ma va notato, che sono stati gli ultimi due trimestri a spingere verso l’alto il risultato finale
Il risultato anno-su-anno si è spostato verso livelli elevati grazie a condensatori, resistenze e altri passivi. Meno brillanti, anche se positivi, sono stati i connettori e gli elettromeccanici on un +14% per i primi e un +5,2% per i secondi.
Indice B2B: ordinato vs fatturato
La nota dolente di questo trimestre è data dal rapporto ordinato su fatturato – B2B – che è pari a 0,94, ovvero inferiore, e non di poco, all’unità. Questo valore si costruisce con i seguenti risultati per ognuno dei prodotti del paniere:
- Semiconduttori: Bill = 201,8 M€ / Book = 170,9 M€ / B2B = 0.85
- Passivi (IP&E): Bill = 96,3 M€ / Book = 106,0 M€ / B2B = 1.10
- Sistemi: Bill = 20,3 M€ / Book = 22,2 M€ / B2B = 1.10
Il B2B al di sotto dell’unità sul globale viene da un quadro profondamente diverso per le tre divisioni di prodotto. Passivi e sistemi con un valore ottimale di 1.10, che indica un incremento del portafoglio ordini e che quindi fa sperare in un trimestre a venire con un risultato in crescita. I semiconduttori si rivelano invece la cenerentola della compagnia avendo raggiunto un B2B veramente scarsino: 0.85.
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