Il valore degli acquisti online degli italiani raggiungerà nel 2016 i 19,3 miliardi di euro con un incremento del 17% rispetto al 2015. Le previsioni rivelano una crescita dei settori che hanno trainato l’eCommerce fino a oggi: Turismo (+11%), Informatica ed elettronica (+22%) e Abbigliamento (+25%), Editoria (+16%). La penetrazione dell’eCommerce nel 2016 raggiungerà il 5% delle vendite retail. Lo scontrino medio vale 75€ per l’acquisto di prodotti, per un totale di 115 milioni di ordini, e di 253€ nei servizi, per 45 milioni di ordini.
Questi sono solo alcuni dei dati presentati dall’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm Politecnico di Milano nel corso della XI edizione del Netcomm eCommerce Forum, alla presenza di oltre 7.000 operatori del settore.
18,8 milioni di eShopper
“I grandi numeri raccontano che gli italiani che acquistano online sono 18,8 milioni. Rapportata alla popolazione Internet in grado di fare acquisti, ovvero 30,8 milioni di individui, la cifra indica che l’eCommerce vanta una penetrazione del 61%, in crescita rispetto agli scorsi anni se consideriamo che fino a due anni fa eravamo ancora sotto il 50%”, commenta Roberto Liscia, Presidente di Netcomm. “Non c’è niente in Italia che cresca come il commercio elettronico. Esiste, però, un paradosso perché nel Paese esistono tutte le condizioni potenziali perché quei 19 miliardi raddoppino diventando 40 miliardi. Mentre gli eShopper italiani sono raddoppiati, passando da 9 a come detto oltre 18 milioni, le imprese non si sono digitalizzate con lo stesso ritmo. Nel nostro Paes sono state censite appena 40mila imprese che vendono online, contro le 800mila a livello europeo di cui 200mila solo in Francia: 5 volte le nostre. In questo modo le aziende italiane non solo perdono quote di mercato sugli acquirenti italiani, ma rischiano di perdere fatturati anche da eShopper esteri. Il mio monito, quindi, va alle aziende italiane: che serva a spronarle a essere sempre più presenti online e a capire come il ‘fare eCommerce’ sia davvero vitale per la loro sopravvivenza”.
L’evoluzione del consumatore online
Nell’esperienza d’acquisto del consumatore, i dispositivi Mobile giocano un ruolo sempre più rilevante: gli acquisti online tramite Smartphone aumentano del 51%, superano il valore di 2,8 miliardi di euro, valgono il 15% dell’eCommerce nel 2016, il 24% se aggiungiamo quelli via Tablet.
Al tempo stesso, molti retailer o produttori tradizionali vanno online attraverso i marketplace (Amazon, eBay ma anche ePrice) per affiancare un ulteriore canale al sito di eCommerce. I marketplace inoltre sono utilizzati sia dai piccoli operatori che non hanno i mezzi per investire adeguatamente nello sviluppo di un sito proprio sia da alcuni grandi operatori in ottica multicanale. Un altro vantaggio degli aggregatori è che favoriscono il cross-border eCommerce. Ad esempio per una PMI italiana che vuole vendere in USA è ragionevolmente semplice utilizzare eBay o il marketplace di Amazon piuttosto che attivarsi con un’iniziativa sviluppata in casa. L’Export, inteso come il valore delle vendite da siti italiani a clienti stranieri, aumenta del 18% e supera quota 3,5 miliardi di euro.