Big Data, IoT e Intelligenza Artificiale sono la nuova era della digitalizzazione con cui ci si deve confrontare. Non esiste, infatti, un ambito in cui questo processo non stia provocando delle trasformazioni profonde. con un cambiamento epocale e inarrestabile che ci obbliga a vedere le cose diversamente…

Superfluo sottolineare come l’unico modo per affrontare il cambiamento è gestirlo. In altre parole saper tenere il passo e attuare le giuste strategie per affrontare al meglio l’evoluzione tecnologica in atto. Ovvero: bisogna “cavalcare l’onda”!

 

2017, l’anno dei Big Data

Il 2017 è stato un anno molto positivo per l’Internet of Things (IoT), sia in Italia sia a livello internazionale e da la certezza che il 2018 non sarà da meno. Il mercato è in crescita e il settore vede l’entrata di nuovi player globali con l’espansione delle nuove reti LPWA (Low Power Wide Area) che vanno ad affiancare le prime sperimentazioni sul fronte 5G. Come pure proliferano le start-up, con offerte spesso complementari a quelle delle grandi aziende, ed evolvono le strategie per valorizzare i dati raccolti tramite privacy, cyber security e i nuovi algoritmi di Intelligenza Artificiale. Aspetti, questi citati, che si pongono sempre più tra gli aspetti cruciali cui le aziende debbono prestare attenzione per favorire lo sviluppo di soluzioni affidabili e attrattive sul mercato.

 

Cosa significa per il distributore

Secondo quanto trasmesso da Georg Steinberger, CEO di Avnet EMEA e guru indiscusso del mondo della distribuzione elettronica, a seguito del suo incontro presso la rivista Mark&Teknik, la sfida che si presenta agli operatori del settore è entusiasmante.

“Tutto quello che sta succedendo nell’industria, e nella società in generale, è sotto ogni profilo ‘emotional’ o, per rimanere nel nostro campo, elettrizzante. Un enorme flusso di dati si abbatterà letteralmente su ogni aspetto della nostra vita e del nostro lavoro rivoluzionando aspetti ed approcci. Nessuna professione rimarrà simile a se stessa nel giro di un decennio… E questo è quanto si può fare analizzando questi dati che appaiono incredibili, nel bene e nel male.

Basti pensare come sia più che stupefacente pensare a come queste analisi di dati riusciranno a cancellare interi settori industriali e a crearne di nuovi. Anche se esiste un movimento contrario a questo straripante processo. Ritengo che l’Unione Europea abbia, infatti, uno strumento potentissimo per contrastare l’omnipotenza di Google e Amazon in queste fasi del process: la normativa GDPR (General Data Protection Regulation) che dovrà tener conto di tutto l’insieme di queste sollecitazioni”.

 

Come impatteranno queste trasformazioni il mondo della distribuzione elettronica?

“Se da un lato il distributore dovrà rispondere alle crescenti richieste delle normative e ai regolamenti europei, l’industria cercherà naturalmente di cogliere nuove opportunità di business,i utilizzando nuovi modelli e offrendo nuovi servizi aggiuntivi – ha affermato ancora Steinberger – E questo sta già avviandosi mentre ne parliamo: non esiste una sola azienda o distributore che sia che non confidi nello sviluppo dell’IoT e dell’intelligenza artificiale.”

Del resto, anche Thomas Rudel, CEO di Rutronik, parlando del futuro della distribuzione in un’intervista pubblicata su Rutroniker, sottolinea come il settore stia già vivendo una fase di transizione e come il processo di digitalizzazione presenti alle aziende, più che la sfida, la necessità di riposizionarsi (continuamente) sul mercato.

 

Cogli l’attimo!

L’invito che fa Assodel (Associazione Distretti Elettronica – Italia) a tutti gli associati e alle aziende dell’elettronica è quello di cogliere l’attimo, ovvero di prendere la nuova entusiasmante sfida dell’IoT e della digitalizzazione come un’opportunità di crescita e di sviluppo per tutto il comparto.

Per questo motivo, l’associazione ha creato un gruppo di lavoro dedicato e ha dato vita a un progetto per la creazione di un ecosistema: ILLUMINOTRONICA. Una filiera di distributori, produttori di hardware e software, system integrator, progettisti e start-up per tradurre la tecnologia in soluzioni integrate in applicazioni home & urban.

 

Il rovescio della medaglia ha un “ma”

Digitalizzazione e IoT trascinano, dunque, i distributori alla necessità per loro di offrire nuovi servizi. Servizi di consulenza, di supporto specializzato, di competenze tecniche, di relazioni umane… ma comunque servizi . Come in tutte le cose, c’è un ‘ma’ a rappresentare il rovescio della medaglia.

Se da un lato si offre un maggiore supporto al mercato, dall’altro non c’è una compensazione in termini di ritorno economico per questi servizi. Una questione che i distributori devono affrontare è come soddisfare la crescente importanza dei servizi a valore aggiunto con la quasi contestuale aumentata pressione sui margini che ne è la diretta conseguenza.

Sempre secondo Thomas Rudel, la complessità della distribuzione cresce per via delle più articolate richieste del mercato e della necessità di essere estremamente flessibile rispetto all’andamento del settore.

“I distributori manterranno un ruolo importante anche in futuro per la funzione di estensione dei loro fornitori. I contatti, la rete di vendita e il portafoglio consentono ai distributori di raggiungere i clienti che un fornitore da solo non potrebbe servire. Inoltre, i prodotti richiedono livelli crescenti di consulenza prima di diventare una soluzione. Attualmente, circa il 70% della nostra gamma di prodotti – afferma Rudel – comprende prodotti design-in per i quali viene fornito un supporto tecnico ai clienti durante la fase di progettazione. Tutti i distributori ormai sono pressoche obbligati a fornire questi servizi di consulenza pressochè gratuitamente. Con i margini che si comprimono ciò significa dare questo valore aggiunto ai clienti senza guadagnarci nulla

 

Fare meglio e possibilmente a costo zero(?)

La situazione è simile a quella vissuta dagli editori di giornali alcuni anni fa. Per anni, i lettori sono stati in grado di leggere articoli gratuitamente sui siti web dei giornali. Poi gli editori hanno introdotto i paywall per l’accesso ai contenuti. Nonostante l’enorme clamore, il modello alla fine si è affermato.

Il settore della distribuzione dovrà forse affrontare una decisione simile rispetto al valore aggiunto dei suoi servizi?
Un quesito importante, che impone una riflessione a tutto il mondo della distribuzione.

Secondo Rudel, “Il carico di lavoro per offrire un servizio è quadruplicato negli ultimi anni. Se possiamo o no continuare a fornire questi servizi gratuitamente al cliente dipende assolutamente ( è ovvio) dai margini. Dopo tutto, la consulenza è comunque un servizio in tempo, risorse, know how ecc.

Basti un esempio: dieci anni fa vendevamo un microcontrollore per dieci euro. Oggi, lo stesso dispositivo costa più o meno 30 cent. L’ordine che valeva più di 100.000 euro ora è diventato un micro business di 3.000 euro. In queste condizioni di mercato, più che difficile è impossibile continuare a offrire servizi di consulenza a costo zero.”

 

Anche Steinberger conferma questa visione: “I distributori sono continuamente sotto pressione per generare soluzioni sempre migliori , in tempi più veloci, a un costo più basso e, allo stesso tempo, per essere delle aziende di pura logistica.
Non è sufficiente assumere e pagare molto bene dei tecnici esperti che conoscono le applicazioni molto meglio di clienti e produttori… ciò che è più importante è contrattare il prezzo fino all’ultimo centesimo, dimenticando tutti i servizi che di solito offriamo gratuitamente…”

E ancora: “Tutti i distributori conoscono bene il problema. Non possiamo lasciare che gli altri sminuiscano il nostro lavoro. Dobbiamo essere noi stessi a decidere, per noi stessi e per il valore del nostro lavoro, prendendo i rischi adguati all’obiettivo”.

Il problema del progressivo calo dei margini e il rapporto complesso tra manufacturer e distributori saranno al centro del prossimo incontro di Assodel in programma agli inizi di maggio. Un dialogo riservato ai soli distributori di elettronica per condividere, riflettere e prendere delle decisioni come gruppo. Chiedeteci informazioni

 

 

 

Laura Baronchelli

ASSODEL (Associazione Distretti Elettronica – Italia)

CF: 97719890150