C’è la percezione, abbastanza diffusa nella comunità, che i distributori a catalogo stiano guadagnando quote di mercato ma le statistiche smentiscono.
Almeno in Italia, nella comunità della distribuzione elettronica, c’è una diffusa sensazione che i distributori a catalogo – che in realtà preferiscono farsi chiamare High Value Services (HVS) – stiano sottraendo quote al mercato della distribuzione tradizionale. Una delle considerazioni spesso addotte che supporta questo pensiero è che lead time e tempi di consegna, che tendono quasi a zero siano particolarmente apprezzati in un mercato finale dove i tempi di reazione rapida sono un must e dove la visibilità sull’orizzonte del business e la pianificazione possono solo venire dalla consultazione della sfera di cristallo.
Ma questa non è la sola motivazione: nessun minimo quantitativo, una linecard praticamente senza limitazioni che rende lo “one stop shop” una realtà, prodotti disponibili già al momento dell’annuncio da parte dei produttori sono altri buoni motivi per dirigere l’attenzione dei clienti verso i distributori HVS.

Ma le statistiche W/W dicono qualcosa di diverso
Di recente Globalpurchasing.com, “the website for sourcing and supply chain managers”, ha pubblicato la 2016 Top distributors list che dettaglia il fatturato mondiale dei distributori più importanti (per fatturato). Questo report ne segue uno equivalente pubblicato l’anno scorso che fa riferimento al venduto del 2014. Prendendo i due report, abbiamo costruito Tabella 1 dove sono riportati i fatturati 2014 e 2015 dei top10, che includono quattro distributori HVS (marcati con un pallino). Per avere nomi più familiari a livello europeo si può tradurre Electrocomponents in RS Components, mentre Newark riporta le vendite europee della britannica Farnell.
Le linee alla base di Tabella 1 mostrano la comparazione del totale delle top10 e il totale dei quattro distributori HVS RS, Digi-Key, Farnell e Mouser. Il consuntivo mostra che il 2015 non è stato un anno particolarmente felice né per i distributori nel loro globale né per gli HVS. Per questi ultimi il declino è stato però peggiore: -4,7% contro -2,4%. Se stiamo a questi numeri siamo in presenza, con tutte le limitazioni che affliggono questo tipo di statistiche, di una realtà opposta, come spesso avviene, a quella percepita.
Ci possono essere diverse ragioni per questo, ma probabilmente la più probabile sta nel fatto che gli altri distributori tradizionali hanno, nel frattempo, preso la strada delle vendite via web, o e-commerce, già da tempo. Avnet Express per menzionarne uno.
Autore: Franco Musiari