Nonostante le difficoltà vissute nell’ultimo anno, tra costi delle materie prime e dei trasporti e shortage dei componenti, il comparto dell’elettronica continua a mostrare tassi di crescita importanti.

Stando agli ultimi dati di mercato Assodel (Associazione Italiana Distretti Elettronica) rilasciati durante l’incontro dello scorso 19 ottobre, il terzo trimestre, seppure in rallentamento sul trimestre precedente (-2% Q3 su Q2), ha registrato una crescita del 36,24% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (YtD – Year to Date), proseguendo il trend positivo del primo e del secondo quarter.

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Assodel: dati Q3 2022 mercato della componentistica elettronica in Italia

Dati Assodel per famiglia di prodotto

Guardando alle famiglie di prodotto, i semiconduttori hanno perso pochi punti trimestre-su-trimestre, segnando uno -0,99% mentre i PEMCO – ovvero passivi, elettromeccanici e connettori – hanno registrato un -3,93%. Per entrambe le famiglie, in ogni caso, il dato Ytd è restato positivo, con un +35,91% per i semi e un +3,5% per i PEMCO.

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Assodel: dati Q3 2022 – mercato elettronica Italia – famiglia semiconduttori

Situazione un po’ più flat per i connettori che hanno registrato un +0,79% nel rapporto year-to-date, mentre nel confronto trimestrale hanno rimarcato una flessione di quasi 10 punti percentuali rispetto al Q2.

Le previsioni di fine anno

Le previsioni di fine anno restano in ogni caso positive. Il 2022 chiuderà in crescita e i dati lo dimostrano: ad oggi, il fatturato cumulato in distribuzione ha superato i 1.500 milioni di euro superando già il risultato finale che aveva registrato il comparto nel 2021. 

Un dato che si ritrova anche a livello europeo. Secondo DMASS (Distributors’ and Manufacturers’ Association of Semiconductor Specialists), l’anno in corso chiuderà con una crescita a due digit, intorno all’11%, rispetto al 2021.

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DMASS: proiezione dati del mercato della componentistica elettronica in Europa – Previsioni a fine 2022

Cosa accadrà nel 2023?

Il vero interrogativo è cosa aspettarsi dal 2023.

L’impressione è che, anche se ci sarà una frenata del mercato nei primi mesi dell’anno, in generale la situazione resterà stabile, specialmente per alcuni comparti applicativi che mostrano una certa robustezza, primo tra tutti quello industriale, seguito dall’Automotive in cui elettrificazione e pervasività dell’elettronica continuano a trainare la domanda di componenti.
Altri settori interessanti e con prospettive di crescita sono quelli dell’energia, del power e delle rinnovabili.

Per contro, si è registrato a livello globale un calo della domanda nei prodotti consumer, come computer e smartphone. Nel breve periodo, l’industria italiana dovrà far fronte a un momento complesso, legato a crisi energetica, inflazione e recessione tecnica, che metterà nuovamente alla prova la flessibilità e la resilienza delle nostre PMI.

Ma le prospettive a lungo termine rimangono molto positive per l’elettronica. Gli analisti prevedono che il mercato dei semiconduttori arriverà a valere un trilione di dollari entro il 2028.
Certo, le complessità non mancheranno nemmeno in futuro, con uno shortage di ingegneri e tecnici che permane e uno Chips Act europeo che non appare sufficiente per sostenere l’innovazione e la crescita dell’hi-tech in Europa.

C’è però da dire che l’Italia, anche a livello industriale, ha dimostrato una buona capacità di recupero post pandemico riportando il Pil ai livelli del Q4 2019 e facendo meglio di Spagna e Germania. E, oggi, essendo uno dei principali beneficiari del Next Generation EU, si sta impegnando nella realizzazione del suo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza verso una transizione digitale ed ecologica potendo contare su importanti risorse e finanziamenti da qui al 2026.

Laura Baronchelli

ASSODEL (Associazione Distretti Elettronica – Italia)

CF: 97719890150