Secondo Istat, le esportazioni italiane nei Paesi extra-Ue, nel mese di febbraio, hanno registrato un aumento del 4,5% rispetto a gennaio e del 7,1% rispetto a febbraio 2014. La crescita congiunturale è guidata dai beni strumentali (+13,7%) ed è dovuta in gran parte alla vendita di mezzi di navigazione marittima. Anche le vendite di beni di consumo durevoli (+5,5%) e di energia (+2,4%) sono in espansione rispetto al mese precedente.
Le importazioni sono invece aumentate dell’1,1% su base mensile e scese del 4,1%, con la marcata contrazione degli acquisti di energia (-32,7%). I mercati di sbocco più dinamici sono stati a febbraio Stati Uniti (+49,3% che si riduce a +24,8% al netto dei mezzi di navigazione marittima) e Turchia (+10,7%), mentre le vendite verso Russia (-28,5%) e paesi Mercosur – Mercado Comun del Sur (-17,6%) sono in marcata flessione. Le importazioni da paesi Opec (-24,7%) e Russia (-23,3%) sono in forte calo.
Sempre nel mese di febbraio 2015, l’avanzo commerciale tra Italia e Paesi extra Ue è pari a 2.840 milioni di euro, in aumento rispetto ai 1.338 milioni dello stesso periodo 2014. Il surplus nell’interscambio di prodotti non energetici è pari a 5,0 miliardi rispetto ai 4,7 miliardi di febbraio 2014. Secondo Istat, si registrano deficit commerciali nei confronti di Cina e Russia (-1.757 milioni e -497 milioni). Saldo positivo invece nei confronti di Stati Uniti (+2.055 milioni), Svizzera (+757 milioni) e paesi EDA, economie emergenti del continente asiatico (+622 milioni).