E’ del 28 maggio l’annuncio dell’acquisizione di Broadcom da parte di Avago Technologies che va a formare una nuova “entry” nella Top10 dei semiconduttori. Per 37 miliardi di dollari – 17 in contanti e il resto in azioni – Avago si porta a casa Broadcom e forma un gruppo che capitalizza 77 miliardi.

Chi è Broadcom
E’ una delle più grandi “fabless”, ovvero senza linee di produzione che demanda alle fonderie di silicio, che progetta e sviluppa prodotti dedicati alla trasmissione  dati – voce, video, multimedia – e con qualsiasi tecnologia di trasmissione sia wireless che wired tanto da farke dichiarare che “il 99,98% dei dati che transitano su internet almeno una volta passano in un chip di Broadcom”.

Fondata nel 1991 oggi conta circa 10mila dipendenti sparsi sul globo e il 75% sono progettisti dedicati allo sviluppo con cui ha ottenuto nel 2014 la seconda posizione nel “patent scorecard” dopo Samsung. Nel bilancio del fiscale 2014 ha riportato entrate per 8,43 miliardi di dollari, seconda tra le fabless (dopo Qualcomm) e nona nella classifica generale dei semiconduttori.

Il fatturato degli ultimi 12 mesi – vedi grafico in chiusura – è dichiarato nella presentazione di Avago in 8,5 miliardi di dollari, 70% circa nel “broadband & connectivity” e il restante trenta nel “infrastructure & networking”.

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Avago Technologies
Il fatturato dichiarato da Avago nell’ultimo bilancio chiuso alla fine di ottobre 2014, comprensivo delle acquisite LSI Technologies e PLX, mostra entrate pari a 4,3 miliardi di dollari e alla chiusura del suo secondo trimestre fiscale dichiara un ammontare di “cassa” pari a 2,5 miliardi. Quindi dei 17 miliardi in contanti che saranno pagati per l’acquisizione, 7 miliardi provengono dalle casse congiunte di Avago e Broadcom mentre i rimanenti dieci diventeranno parte del nuovo debito a lungo termine. In altre parole buona parte del cash proviene dalle pingui casse di Broadcom.

Il portafoglio prodotti di Avago è decisamente più ampio e si rivolge sopratutto a quattro mercati: wireless (33%), infrastrutture cablate (23%), enterprise storage (33%) – con l’acquisizione di LSI Technologies nel 2014 – e il mercato industriale con il rimanente 11%.

Avago dichiara  che negli “ultimi 12 mesi” le entrate sono state pari a 6,6 miliardi di dollari con la distribuzione appena vista.

Avago + Broadcom
Il gruppo che nasce come la somma dei due diventa un colosso da 15,1 miliardi di dollari, livello di fatturato che lo mette nella terza posizione tra i produttori di semiconduttori – vedi grafico sotto – se si escludono i produttori di memoria come Samsung e Hyundai. Un gigante nel settore di wireless e infrastrutture di networking in grado di dominare il settore per capacità di investimento e di sviluppo.

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 Franco Musiari