Assodel guarda avanti e per il 2020 prospetta novità importanti. Nell’ultimo incontro associativo il Presidente, Maurizio Maitti, ha illustrato una proposta dedicata ai soci per essere ancor più forte sui tavoli istituzionali e dare maggiore vigore alle istanze del mondo dell’elettronica.
Assodel deve essere pensata come un’associazione ancor più funzionale alle necessità delle aziende rappresentate. “L’associazione si deve aprire per integrare maggiormente gli attori della filiera, per avere maggiore visibilità e peso politico”. L’apertura è rivolta ai fornitori, ai CEM, mentre quest’anno è partito il gruppo PCB. L’idea è avere una maggiore rappresentanza politica, “per offrire ai soci opportunità in termini di finanziamenti, formazione, visibilità”.
Assodel: nuove idee all’orizzonte
Una base associativa più ampia aiuterà certamente ad avere più potere decisionale sui tavoli istituzionali. In occasione dell’appuntamento, abbiamo colto l’occasione per delineare prospettive e opportunità che si apriranno per soci esistenti e nuovi.
Presidente Maitti, come si caratterizza questo nuovo intento di Assodel di aprirsi a nuovi protagonisti della filiera elettronica?
“Ampliare il ventaglio degli attori dell’ecosistema, rendendolo ancor più significativo, costituisce un grosso vantaggio per tutti. L’idea di avere accesso ad Assodel con una quota democratica serve proprio a premiare sia chi da sempre ne fa parte sia per attrarre nuovi soci. Più siamo, maggiore è la rappresentatività e migliori sono i servizi da offrire a chi ne fa parte”.
Cosa aspettarsi dal 2020
Guardando alle tendenze di mercato, agli scenari prospettati nell’analisi dei dati trimestrali e alle prospettive per il 2020: quali saranno le sfide e le potenzialità da cogliere?
“Dai dati di mercato, sappiamo che le applicazioni di maggiore successo sono quelle legate alla green energy, declinate nell’auto elettrica, nell’alimentazione elettrica distribuita, in tutto ciò che sposta il power train da motore a scoppio a elettrico. Queste applicazioni sono legate sensibilmente alle politiche dei Comuni, delle Regioni, dello Stato: quindi si opera tramite bandi. A maggior ragione, quindi avere una maggiore rappresentatività e informazioni corrette aiuterà ulteriormente i soci Assodel a cogliere opportunità nuove”.
Il segmento e-mobility cresce, sebbene ancora di nicchia. Che potenzialità reali offre, in termini di ricaduta positiva sulla parte elettronica, e come Assodel sta rispondendo a riguardo?
“Ci sono due novità importanti: una legata all’auto, in maniera diretta e non solo: c’è un deciso fermento legato a tutto ciò che è connesso al powertrain elettronico. L’altra opportunità è legata a chi ancora non produce applicazioni direttamente collegate ai veicoli elettrici, ma già dispone della tecnologia utile: stiamo parlando di inverter, di BMS, per i mercati industriali. Il boom che arriverà dalle auto elettriche e ibride, collegato alla necessità di abbattere le emissioni climalteranti, porterà le case automobilistiche a incrementare la quota di veicoli a basso impatto ambientale. Questo naturalmente genera domanda sul mercato. In questo momento sono poche le aziende già pronte a soddisfare una richiesta pressoché infinita: ma già oggi quasi tutti i produttori di SiC stimano che ci sarà carenza tra 2021 e 2022 perché esploderà la richiesta di prodotti ausiliari nella realizzazione dell’auto elettrica”.
Autore: Andrea Ballocchi